Quali possono essere i costi di separazione e divorzio? Un avvocato matrimonialista a Milano ha prezzi diversi da un avvocato matrimonialista a Roma, per esempio? La parcella di un avvocato matrimonialista per una separazione consensuale, quanto costa? Quanto costa separarsi o divorziare a Milano?
Provo a dare un’essenziale risposta a una tematica più estesa.
La parcella (prezzi) dell’Avvocato Matrimonialista
Vige in qualche studio legale l’equazione “parcelle basse, coscienza zero” pur di accaparrarsi il maggior numero di clienti e di profitto. Anche un avvocato matrimonialista disonesto può cadere in questa “trappola”.
Di solito chi gioca al ribasso è l’avvocato “onnisciente”, l’incarnazione della presunzione e della irresponsabilità, che arraffando denari su mille fronti, può fare concorrenza sleale al Collega che ha impostato tutta la propria carriera professionale in modo esclusivamente specialistico.
La gente è stupidamente orientata a considerare onesto l’avvocato che chiede compensi da quattro soldi, come se la qualità del difensore sia un dettaglio e come tale non degna di essere riconosciuta in termini economici.
La parcella di un avvocato matrimonialista per un divorzio o per una causa
Si spendono cifre da capogiro senza batter ciglio per un matrimonio faraonico, viaggi e vacanze di lusso, mutui per la chirurgia plastica, ma si diventa tirchi per pagarsi l’avvocato esperto e di valore, in caso di separazione o divorzio, procedure in cui si gioca la vita.
Attenzione, non voglio sostenere in assoluto che un legale che chiede compensi bassissimi sia un incapace o disonesto in automatico. Tuttavia mi domando come possa costui gestire anni di causa terrificante senza avere un minimo adeguato di ristoro economico ed amor proprio. Si chiama dignità professionale che consiste nel non svendersi.
Ci sono casi in cui più di un legale tuttofare ha chiesto poche centinaia di euro per procedure difficilissime pur di prendersi il cliente.
Compenso di un avvocato divorzista, due fenomeni da evitare
E che dire di quelli che fanno promozioni sui social promettendo prezzi stracciati?
Un comportamento indegno e squalificante, che nulla ha a che vedere con il libero mercato, ma semmai con l’imbarbarimento e il cannibalismo della professione forense. Non induce al sospetto l’avvocato che si svende per campare? Ci fideremmo a comprare una Ferrari nuova la prezzo di una minicar?
Altra cosa sono gli inqualificabili eccessi di qualche legale che spara parcelle del tutto ingiustificate e non pattuite a danno del povero cittadino.
Occorre, dunque, contrastare due fenomeni opposti che non fanno onore alla categoria degli avvocati: quello di coloro che pretendono quattro miserabili soldi per cause lunghe e delicate e quello di coloro che fanno gli strozzini con gli assistiti e chiedono parcelle da capogiro a cinque zeri per cause di normale difficoltà.
In conclusione
E’ doveroso che l’avvocato matrimonialista (e non solo) pattuisca sempre per iscritto i propri compensi prima di ricevere il mandato, senza fare pericolose promesse di vittorie processuali sicure, perché i clienti detestano le illusioni che talvolta si trasformano in cocenti delusioni.