Dopo sei anni la Camera ci riprova: è iniziato ieri in commissione Giustizia a Montecitorio l’iter delle tre proposte di legge abbinate che accorciano i tempi del divorzio. Relatore dei testi sarà ancora una volta Maurizio Paniz, come quando, nel 2003, il provvedimento fu affossato.
Una delle tre proposte di legge all’esame della Commissione porta proprio la firma del forzista e punta ad abbassare da tre a un anno il periodo di durata della separazione ai fini dello scioglimento del matrimonio. Rimane immutata la disciplina stabilita dalla legge del 1970 quando vi siano figli minori.
Punta allo stesso obiettivo anche la proposta presentata dalla democratica Sesa Amici che scrive nella relazione che accompagna il suo testo: «La realtà odierna ci dice che il termine di tre anni dall’inizio della separazione per lo scioglimento del matrimonio non serve in alcun modo come deterrente per la prosecuzione di esperienze di coppia ormai logorate e che, invece, funziona come intralcio per la formalizzazione delle ulteriori scelte di vita che nel frattempo sono maturate. Appare opportuno diminuire a un anno il periodo di durata della separazione ai fini dello scioglimento del matrimonio».
Abbassa la durata del periodo intercorrente tra la domanda di divorzio e la comparizione dei coniugi davanti al presidente del tribunale da tre anni a sei mesi, la proposta presentata dall’ex An Marcello De Angelis. Se i coniugi sono genitori di figli minori di quattordici anni, il termine è aumentato a un anno.
IL SECOLO XIX