Ormai la professione dell’avvocato matrimonialista è profondamente cambiata negli ultimi anni.
Il mercato impone sempre nuovi modelli e nuove organizzazioni degli studi legali.
Anche un avvocato famoso in una città ricca e dinamica come Milano, non può più cullarsi sugli allori o pensare che bastino ancora la mera conoscenza del diritto o di qualche astuzia avvocatesca per restare a pieno titolo nel mercato del lavoro.
Ormai l’avvocato famoso, anche il matrimonialista di Milano, deve adeguarsi ai tempi. Se non lo fa, prima o poi inizierà a perdere colpi.
Oggi l’avvocato matrimonialista o familiarista è diventato un vero e proprio imprenditore.
L’aspetto squisitamente professionale ha ceduto il passo a quello di una vera e propria impresa, dove i mezzi tecnici, la struttura, il personale, il marketing rivestono un ruolo decisivo.
L’avvocato matrimonialista, anche se famoso da anni a Milano o a Roma, deve essere in grado di offrire servizi legali, in modo veloce e organizzato, come se lo studio fosse una vera e propria azienda.
Anche l’avvocato matrimonialista, o forse soprattutto l’avvocato matrimonialista, in una città complessa come Milano, deve puntare all’organizzazione maniacale del proprio studio, stando sempre attento ai cambiamenti della comunicazione, del marketing e al livello tecnico dei propri collaboratori.
Ecco perché la sola esperienza non basta più ad un grande studio legale familiarista o divorzista.
Uno studio legale di un bravo avvocato matrimonialista deve essere composto da tanti bravi avvocati, da consulenti di alto livello, da una struttura organizzata h24, dalla immediata reperibilità.
Organizzare vari processi contemporaneamente è arte di pochi studi legali.
Tutti i clienti sono importanti e tutti meritano rispetto e lo stesso impegno e livello di attenzione.
Anche in Italia sta prendendo piede il modello degli studi legali all’americana, con un titolare e tanti colleghi super preparati e pronti a fare il gioco di squadra.
Chi non investe sul proprio studio e sui propri collaboratori non ha capito niente.
Per vincere la concorrenza spietata (che gioca al ribasso in una sorta di cannibalismo forense) si deve essere un super avvocato.
In città come Roma o Milano non si può più essere avvocati tutto fare. Bisogna scegliere un settore e specializzarsi.
Solo così un cliente è disposto a farsi difendere senza pagare parcelle da fame.
Lo specialista offre maggiori garanzie perché non è distratto da mille cause e da materie che non può conoscere.
Come si fa ad occuparsi di tutto lo scibile del diritto?
È una follia a discapito dei cittadini.
Avv. Gian Ettore Gassani
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