Adozioni: evoluzione normativa e nuove opportunità, anche per i single

Adozioni: le nuove norme e le procedure da seguire La Corte Costituzionale apre alle adozioni dei single.

L’adozione è un percorso complesso, spesso associato all’adozione internazionale, che consente a una coppia o a un individuo di accogliere un bambino proveniente da un altro paese.

Le motivazioni possono essere diverse: l’impossibilità di avere figli biologici, il desiderio di offrire una famiglia a un minore in difficoltà o altre ragioni personali.

Il processo di adozione internazionale richiede il rispetto di norme precise, che variano sia nel paese d’origine del minore sia in quello di residenza degli adottanti. Tra i requisiti più comuni ci sono l’età minima, la stabilità economica ed emotiva e la capacità di garantire un ambiente sicuro e sereno.

Una volta soddisfatti questi criteri, gli aspiranti genitori devono inoltrare la domanda di adozione, sottoporsi a valutazioni psicologiche e sociali e affrontare un percorso burocratico che può includere corsi di formazione e documentazioni specifiche.

Il tempo di attesa per il completamento dell’adozione varia in base alle circostanze e al paese di provenienza del minore. Anche dopo l’arrivo del bambino nella nuova famiglia, possono essere necessari ulteriori passaggi legali per formalizzare il legame adottivo e ottenere, se previsto, la cittadinanza per il minore.

 

Adozione internazionale: nuove norme e requisiti in Italia

Le normative italiane in materia di adozione si basano su leggi consolidate, tra cui:

  • Legge n. 184/1983, che disciplina l’adozione nazionale e internazionale e stabilisce i criteri per l’accoglienza dei minori;
  • DPR n. 396/2000, che regola in dettaglio le procedure di adozione e i requisiti per i richiedenti;
  • Convenzione dell’Aia del 1993, che stabilisce i principi e le procedure per le adozioni internazionali tra i paesi aderenti;
  • Codice Civile, che integra disposizioni specifiche sui diritti del minore adottato e sull’idoneità degli adottanti.

Negli ultimi anni, sono stati introdotti aggiornamenti normativi volti a semplificare e velocizzare il processo adottivo.

Il Decreto legislativo n. 149 del 2018 ha previsto misure per ridurre i tempi di attesa e snellire la burocrazia, introducendo una procedura unica per l’acquisizione dei documenti e garantendo maggiore trasparenza attraverso il monitoraggio delle pratiche di adozione.

Tra le innovazioni più significative rientrano:

  • Registro delle adozioni internazionali, una banca dati nazionale che raccoglie tutte le informazioni sulle adozioni in Italia;
  • Periodo di pre-affido, della durata massima di sei mesi, durante il quale i genitori adottivi hanno il supporto di un assistente sociale per facilitare l’inserimento del minore in famiglia;
  • Consulente tecnico per le adozioni, figura specializzata che valuta la compatibilità tra adottanti e minore per garantire il benessere del bambino.

 

La svolta della Corte Costituzionale: adozioni aperte ai single

Un cambiamento epocale è stato introdotto dalla sentenza n. 33 del 2025 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale l’art. 29 bis della Legge 184/1983, nella parte in cui escludeva dalla possibilità di adottare i single e le coppie non sposate.

Questa decisione rappresenta una rivoluzione nel diritto di famiglia italiano, ponendo al centro il superiore interesse del minore rispetto allo stato civile degli adottanti.

La sentenza segna un passo avanti nella tutela dei diritti dei bambini abbandonati, offrendo loro maggiori opportunità di trovare una famiglia e garantendo la possibilità di adozione anche a chi, fino ad oggi, era escluso dal percorso adottivo.

 

Come adottare in Italia: requisiti e iter

L’adozione è un atto che trasforma la vita del bambino e della famiglia adottiva, per questo la legge impone requisiti chiari per garantire un ambiente stabile e protetto.

Tra i criteri richiesti:

  • Età minima e differenza d’età adeguata tra adottanti e minore;
  • Stabilità finanziaria e lavorativa;
  • Equilibrio psicologico e idoneità emotiva a prendersi cura di un bambino.

L’iter adottivo prevede diverse fasi:

  • Valutazione dell’idoneità, con colloqui e perizie da parte dei servizi sociali;
  • Percorso di formazione per gli aspiranti genitori adottivi;
  • Presentazione della domanda presso il tribunale per i minorenni;
  • Abbinamento con un minore e inizio del periodo di pre-affido;
  • Formalizzazione dell’adozione con sentenza definitiva.

Una legislazione ben strutturata è fondamentale per garantire la tutela del minore e prevenire abusi, assicurando che l’adozione sia sempre un atto compiuto nel rispetto dei diritti di tutte le parti coinvolte.

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