La Cassazione (sentenza 38835/2008) ha dato il via libera alla costituzione di parte civile dell’amministrazione comunale nei processi per abusi sessuali contro le donne.
Secondo la Corte questi abusi arrecano danno economico e morale anche al Comune in cui si sono verificati e questo legittima a costituirsi parte civile in processo per violenza sessuale e possono richiedere “il risarcimento dei danni morali e materiali relativi all’offesa, diretta e immediata, dello scopo sociale.
Inoltre “gli abusi sessuali ledono non solo la liberta’ morale e fisica della donna, ma anche il concreto interesse del Comune di preservare il territorio da tali deteriori fenomeni avendo lo stesso posto la tutela di quel bene giuridico come proprio obiettivo primario”.
Il Comune in cui si verifica l’abuso infatti può conseguire un danno economico “dalla frustrazione delle finalita’ e degli scopi dell’ente per le diminuzioni patrimoniali eventualmente subite dagli organi comunali predisposti per alleviare i traumi delle vittime di abusi sessuali”.