La narrativa forense, specie nei Paesi anglosassoni, ha da sempre riscosso un notevole successo. I racconti degli avvocati più famosi hanno sempre affascinato la gente. I saggi forensi, degli avvocati più in vista hanno preso piede anche in Italia. Non c’è attività più liberatoria per un avvocato che raccontarsi. Ci sono anche romanzi celebri che raccontano di storie di avvocati come quelli di Gianrico Carofiglio.
I saggi di avvocato sono certamente la maggioranza rispetto ai romanzi, ma non per questo meno emozionanti.
Per esempio c’è un filone letterario, quello dei saggi romanzati tanto caro ad un matrimonialista famoso, presidente nazionale dell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani, Gian Ettore Gassani.
La differenza tra un saggio forense tradizionale e un saggio romanzato è abissale. Il primo descrive i costumi del nostro tempo, analizza i cambiamenti sociali e legislativi, il secondo descrive emozioni, narra di storie finite in tribunale. Si tratta di due tecniche diverse, ma allo stesso modo efficaci per descrivere uno degli aspetti più importanti della società: la giustizia.
Dunque i libri scritti dagli avvocati hanno un mercato formidabile, molto di più di quelli tecnici, perché sono diretti a tutti e non solo agli addetti ai lavori. Ecco che allora gli avvocati scrittori devono optare per una tecnica di narrazione accessibile e quanto meno “legalese” possibile. I saggi degli avvocati devono raccontare le storie che attraversano la vita di tanti di noi, devono descrivere le speranze di giustizia, i tempi che cambiano, i nuovi costumi e il nuovo comune sentire.
Non c’è attività più difficile che scrivere facile per arrivare al cuore del lettore. Se un saggio di un avvocato non emoziona e non induce il lettore alla riflessione, questo saggio rischia di essere inutile. Innazitutto quando un avvocato decide di scrivere un saggio romanzato, ossia un insieme di racconti, deve avere le idee chiare e un progetto da portare a termine. Si parte dalla scelta delle storie più significative e dal loro messaggio più profondo. Occorre descrivere i personaggi e le loro fragilità,e poi tracciare la sequenza dei loro sentimenti. Il saggio in diritto di famiglia parte da un vantaggio enorme rispetto agli altri. Ci sono milioni di persone che hanno affrontato crisi di coppia, figli contesi, violenza in famiglia. Tutti possono riconoscersi nei saggi romanzati. E questo è un bene, perché un bel saggio romanzato può dare anche speranze a chi le aveva perse del tutto. Ogni libro deve dare speranze.
Gian Ettore Gassani ha scritto tanto nella sua carriera di avvocato. E ha raccontato, con il suo stile graffiante e diretto, il delicato ruolo di avvocato matrimonialista alle prese tutti i giorni dell’anno, anche in vacanza o a Natale, con le vicende familiari più angoscianti e indescrivibili. Perché putroppo la famiglia non è sempre il luogo degli affetti e della serenità. Spesso essa è una gabbia di infelicità o teatro di crimini agghiaccianti. Troppe volte l’amore di trasforma in disprezzo.
Quattro sono i saggi scritti da Gian Ettore Gassani. Il primo “I perplessi Sposi” (Aliberti Editore) oggi in formato ebook che si può scaricare da amazon, con la prefazione di Paolo Guzzanti, “Vi dichiaro divorziati” (Diarkos Editore) con la prefazione di Maurizio de Giovanni e postfazione di Maurizio Martinelli (in formato ebook e audiolibro su audible), “C’eravamo tanto armati” (Diarkos Editore) con la prefazione di Maurizio de Giovanni e post fazione di Alvaro Moretti (in formato ebook e audiolibro su audible) e “La Guerra dei Rossi” (Diarkos Editore) con le prefazioni di Maurizio de Giovanni e Valerio de Gioia e postfazione di Adriana Pannitteri (in formato ebook e audiolibro su audible).
C’eravamo tanto armati è stato premiato al festival internazionale del libro di Cattolica nell’aprile 2018. Tutti i libri hanno venduto migliaia di copie in tutta Italia. Si sta adesso scrivendo la sceneggiatura dei tanti racconti di questi libri per una fiction televisiva a cura di Marco Spagnoli e Tiziana Lupi.