Come avvocato successionista di Milano e Roma e nella mia lunga ed intensa carriera in tutta Italia ho avuto tanti incarichi per consulenze legali su successioni ereditarie che mi hanno permesso di avere un quadro completo di questa delicata materia. In questo articolo vorrei parlare del testamento olografo e di alcuni casi non sempre conosciuti.
Lo sapevi che non è necessario un Notaio per scrivere le ultime volontà? Esiste la possibilità di redigere un testamento da soli e custodirlo in luogo sicuro, a patto che si rispettino alcuni requisiti richiesti dalla legge.
Ovviamente il testamento olografo non è il più sicuro tra i vari tipi di testamento (testamento pubblico e testamento segreto), perché può smarrirsi, può essere sottratto e distrutto in violazione con le ultime volontà del defunto.
Come avvocato successionista suggerisco sempre di rivolgersi ad un notaio per il testamento pubblico e per le dichiarazioni di successioni per le ragioni di cui sopra. Ma è giusto che qualsiasi cittadino possa redigere testamento come meglio ritiene.
Tuttavia, come ho anticipato prima, la legge impone regole inderogabili per la validità ed efficacia del testamento olografo.
Non ci devono essere incertezze o imprecisioni nella stesura del testamento olografo.
Purtroppo questi testamenti sono spesso contestati e interpretati in vari modi quando sono stati scritti male e in modo impreciso. Le peggiori guerre familiari si consumano per i testamenti. Non avete idea quante miserie umane si manifestano per accaparrarsi i beni del caro estinto.
Come si deve redigere il testamento olografo
Ho letto testamenti olografi scritti su pezzi di carta di fortuna, anche tovaglioli o spezzoni di fogli. Non esiste una forma sacramentale per scrivere un testamento olografo.
L’importante è che le disposizioni testamentarie siano scritte di pugno dal testatore, e solo da lui, in modo chiaro, con data e sottoscrizione autentica e chiara e l’indicazione precisa degli eredi e ciò che viene loro lasciato in eredità.
Pertanto un testamento olografo è valido a condizione che a) sia scritto interamente dal testatore (mai da altre persone o con macchina da scrivere o personal computer).
Il testamento olografo non autografo è nullo.
b) Altro requisito essenziale del testamento olografo è la data precisa (giorno, mese ed anno) della sua redazione.
Ciò è fondamentale nel caso in cui il testatore abbia redatto in tempi diversi vari testamenti olografi. Dunque la data è fondamentale per l’impugnazione di chi vi abbia interesse.
L’ultimo in termini di tempo è quello che vale. Non è necessaria l’indicazione del luogo della redazione del testamento olografo.
c) Infine il requisito più importante e sostanziale è la sottoscrizione del testamento olografo.
Un testamento senza firma o con firma apocrifa è nullo, anche se il testo è stato realmente redatto dal testatore.
Spesso la firma in calce ad un testamento olografo viene contestata. Quindi deve essere chiara e leggibile al fine di evitare guerre tra gli eredi, perizie grafologiche, periti, giudici, carte bollate.
Oppure viene contestato che il testamento sia stato redatto in punto di morte o in una fase in cui il testatore, data l’età avanzata o la malattia, non fosse in grado mentalmente di testare.
Non avete idea quanti testamenti olografi vengono scritti sui letti degli ospedali in punto di morte, e quante volte ci sia la regia di qualche farabutto che gioca sulle precarie condizioni del congiunto per far scrivere disposizioni testamentarie ingiuste a danno degli altri eredi.
Ne ho viste di tutti i colori tra parenti serpenti.
Attenzione, la firma può contenere preferibilmente il nome e cognome del testatore, ma è si può firmare con uno pseudonimo o con un vezzeggiativo, riconosciuti come tali dai più.
Ciò che conta è la identità del testatore, le sue volontà, la data e la sottoscrizione.
Se il testatore intende aggiungere o modificare le sue ultime volontà ad un testamento già redatto, tali modifiche andranno scritte sempre di pugno dal testatore, con data e sottoscrizione in calce.
Come scrivevo prima, si può redigere un testamento su qualsiasi foglio di carta, di qualsiasi qualità e colore e stato.
Dovete sapere che può essere scritto un testamento olografo anche su un pezzo di legno, stoffa, o altro materiale (anche un muro), come marmo e pietra.
L’importante è che ci siano chiare le volontà, data e sottoscrizione.
Un testamento olografo però non può essere scolpito perché sarebbe impossibile risalire alla reale calligrafia del de cuius.
Se un foglio di carta o qualsiasi altro materiale non sono sufficienti, possono essere usati più fogli a condizione che ci sia la numerazione dei fogli che ne provi la continuazione dell’uno con l’altro e la data e sottoscrizione in calce ad ogni foglio (o pezzo di legno, cuoio, di stoffa etc.).
Il testamento olografo può essere redatto anche in forma di lettera.
Per esempio per certificare la data certa del testamento il testatore può spedire il testamento con raccomandata con ricevuta di ritorno in busta chiusa.
E’ importante confidare ad una persona di fiducia l’esistenza del testamento, ma mai rivelare il contenuto del testamento a nessuno.
Un’altra possibilità (molto più sicura) è affidare la custodia del testamento ad un notaio. In tale caso si parla di testamento segreto.
Il notaio riceve il testamento segreto alla presenza di due testimoni e ne da atto mediante un verbale che può essere consegnato anche al testatore.
A differenza di quello olografo, il testamento segreto può essere redatto con mezzi meccanici o da persone diverse dal testatore a condizione che il testamento venga sottoscritto in ogni foglio in calce.
GLI ERRORI DA EVITARE NEI TESTAMENTI OLOGRAFI O SEGRETI
Il problema dei testamenti olografi è che spesso il testatore commette errori, imprecisioni e a volte ingiustizie.
Spesso nei testamenti olografi o segreti ci sono violazioni delle quote legittime. E questi errori rischiano di distruggere i rapporti
tra i coeredi.
Ed è un vero peccato. A volte il testatore con un testamento sbagliato consegna agli eredi i motivi del contrasto.
E’ importante che ci si accinge a redigere un testamento si affidi ad un professionista esperto di successioni, magari il migliore avvocato esperto in successioni ereditarie, per evitare che dovranno essere i suoi eredi a doversi rivolgere a professionisti (avvocati) e al tribunale per far valere i loro diritti.
Il mio consiglio di avvocato successionista è quello di determinare le quote ereditarie in modo preciso, se è possibile, ed evitare difficili divisioni ereditarie.
Per esempio il genitore che ha donato soldi ad un figlio, o ha consentito a quest’ultimo una serie di comodità o utilità, lo tenga a mente quado dovrà redigere il testamento.
Spesso ci sono figli che si fanno regalare soldi o utilità dai genitori quale tornaconto per l’assistenza che riservano loro.
Se da un lato è giusto riconoscere ad un figlio premuroso un minimo di gratitudine, è sempre doveroso evitare macroscopiche ingiustizie.
Per qualsiasi informazione e consulenza potete rivolgervi allo STUDIO LEGALE dell’Avvocato Gian Ettore Gassani, esperto in successioni ereditarie a Milano e Roma, e in tutto il territorio nazionale.