Il padre separato è tenuto comunque agli obblighi di mantenimento anche se scopre che il figlio minore non è suo, almeno fino alla sentenza definitiva di disconoscimento. E non basta che lo riempia di regali costosi se omette di versare le somme dovute.
Limiti temporali all’obbligo di mantenimento
La Corte di Cassazione è chiara nel monito lanciato con la sentenza n. 8998/2010 della sesta sezione penale: l’obbligo del mantenimento dura fino a quando la paternità non sia legalmente disconosciuta, ossia fino a quando non sia passata in giudicato la sentenza del giudice civile che accolga la relativa domanda giudiziale.
Il caso
Su queste basi è stato respinto il ricorso di un padre milanese condannato dai giudici di merito per aver fatto mancare i mezzi di sussistenza al figlio di 10 anni per un periodo di quasi due anni. L’uomo si era giustificato facendo leva sui regali costosi fatti al figlio anche dopo aver scoperto che non era suo, bensì frutto di una relazione extraconiugale della moglie.
L’obbligato non può sostituire la somma di denaro, mensilmente dovuta, con cose o beni che, a suo avviso, meglio corrispondono alle esigenze del minore beneficiario. La gestione e l’utilizzo in concreto della somma versata compete al coniuge affidatario nei limiti, peraltro sanzionabili, dell’interesse preminente del minore.
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